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29.05.2014  |  Eventi e iniziative

L’incontro interreligioso a colpi di tweet

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interreligioso

La prima cosa che ricordo della serata di lunedì a Palazzo Reale è tantissima gente. Insieme a Raffaella Madonnini mi ritrovo all’accoglienza a fare “il vigile”: chi è già iscritto all’incontro può salire al terzo piano, chi vuole iscriversi alla lista d’attesa compili il modulo.

A 5 minuti dall’inizio abbandono le colleghe a fare il servizio d’ordine e mi accaparro un posticino in fondo alla sala per dedicarmi come sempre al live-tweet della serata. Per chi per vari motivi non può essere presente fisicamente, seguire quel che si sta dicendo su Twitter è interessante… Così io inizio a battere forsennatamente sulla tastiera del mio tablet, cercando di trasmettere al meglio lo spirito dell’incontro. E subito colgo, dopo la presentazione di Raffaella che ringrazia il Forum delle Religioni che ci ha supportato nella ricerca dei relatori, una frase del moderatore Cosmacini:

In meno di 140 caratteri ecco riassunto lo spirito dell’incontro, dal titolo “Religioni, riti e spiritualità nel tempo del morire”. Il rabbino Arbib getta le fondamenta di una riflessione che ritorna spesso nell’arco della serata, dimostrando come la diversità di religione non implichi per forza diversità di pensiero:

Aggiungendo anche un’indicazione su come comportarsi di fronte al malato: parlare di spiritualità, non di cose futili, e ancora più importante…

Giovanna Giorgetti ci racconta come il buddhismo concepisce la morte e il suo pensiero

Ma cosa cerca il malato buddhista?

La religione Induista, raccontata pacatamente da Svamini Hamsananda Giri, ci racconta invece che

Il malato, insomma, accetta la morte ma desidera viverla in comunità

Poeticamente, Asfa Mahmoud, dipinge un ritratto dell’Islam in cui

Questa radice è la radice della vita. Infatti,

La parola passa poi al pastore valdese Platone che, suscitando nella platea qualche risata grazie ai suoi modi genuini,

Richiamando dunque alla conoscenza e collaborazione interreligiose che sono poi tema dell’incontro,

Uno spazio del silenzio, come la sala che accoglie i visitatori in Casa Vidas. Don Proserpio pone l’accento sull’importanza della coniugazione di medicina e religione:  

Aggiunge anche un elemento importante, che noi di Vidas sappiamo bene:

Padre Valdman ricorda anzitutto come la morte sia alla base stessa della religione ortodossa, e cristiana in generale

A chiusura dell’incontro, come nella teoria del cerchio, si ritorna all’inizio ma con tanta ricchezza spirituale nel cuore:

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